Il Comune di Roccaforte Ligure si trova sullo spartiacque tra Val Sisola (tributaria della val Borbera) e la valle Spinti. Confina con i comuni di Borghetto di Borbera, Cantalupo Ligure, Grondona, Isola del Cantone (GE), Mongiardino Ligure, Rocchetta Ligure e il suo territorio ha un’altitudine di 704 m s.l.m. (altitudine massima 957 m s.l.m.).

Conta circa 125 abitanti che popolano le frazioni di Borassi, Camere Vecchie, Chiappella, Corti, San Martino (località di Costa, Villa, Barca, Riva).

Territorio dell’abbazia di Vendersi nell’Alto Medioevo, fu soggetto al potere temporale dei Vescovi di Tortona e poi a quello dei Malaspina. Citato come Rocca di Pié passò ai signori di Montalto, e poi sotto il dominio diretto del comune di Tortona dal 1295. All’inizio del XV secolo divenne feudo della potente famiglia genovese degli Spinola. Elevato al rango di marchesato nel 1644, ebbe facoltà di battere moneta. Aboliti i Feudi Imperiali nel 1797, fu oggetto di devastazioni ad opera dell’esercito napoleonico, quali l’incendio dell’archivio marchionale. Incorporata nella divisione di Genova e nella Provincia di Novi in Liguria, nel Regno di Sardegna, con la riforma Rattazzi fu unita alla provincia di Alessandria nel 1859. Nel 1862, assunse l’aggettivo Ligure. Nel 1968 ha ceduto le frazioni di Cà di Lemmi e di Lemmi al comune di Grondona.


Luoghi di interesse

Borgo Abbandonato di Avi

Conosciuto fin dal Medioevo per l’attività commerciale dei suoi abitanti, Avi è un luogo della Resistenza per aver ospitato il primo insediamento partigiano della Valle, al comando di Franco Anselmi “Marco”.

Avi oggi è un paese «fantasma», avvolto dalla vegetazione e dal silenzio. Il villaggio è stato abitato fino ai primi anni ’50 e nella prima metà del Novecento risulta fosse abitato da circa una ventina di persone, agricoltori, che vivevano coltivando grano in appositi terrazzamenti che avevano creato sopra al paese e raccogliendo castagne nei numerosi boschi che circondano il paese. Gli abitanti avevano studiato appositi sistemi di raccolta e conservazione delle acque piovane, in modo da evitare continue e faticose discese a fondovalle, dove scorre il Rio Avi.

Avi si raggiunge con una bella camminata di circa 2 ore a partire dalla Chiesa di San Giorgio lungo il sentiero 260.

Castello Malaspina

I ruderi del castello di Roccaforte Ligure si stagliano su un elevato sperone roccioso a picco sulle valli Spinti, Sisola e Borbera. Si tratta della rocca che anticamente proteggeva il sottostante omonimo borgo, che nell’Alto Medioevo faceva parte dei domini temporali della scomparsa Abbazia di Vendèrsi.

L’Abbazia fu potente e ricca filiazione del Monastero di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, ma ebbe vita breve: saccheggiata dai Saraceni nel X Secolo, venne donata insieme con tutti i suoi possedimenti da re Ugo di Provenza al vescovo di Tortona. Ricostruita agli inizi del XIII secolo, fu definitivamente abbandonata a causa di una frana ed oggi non ne resta traccia: Roccaforte Ligure con il suo castello, pertanto, seguì le sorti dell’Abbazia cui era legata e – più o meno direttamente – entrò a far parte dei mandamenti amministrati della Diocesi e poi del Comune di Tortona (dal 1295) .

I ruderi del castello sono visitabili con una breve passeggiata tra prati e boschi che parte dal piazzale antistante alla Chiesa di San Giorgio e sale sino alla cima rocciosa ove sorgeva la fortificazione. Una meravigliosa vista a 360° si apre sulle valli e i monti circostanti.

Chiesa di San Giorgio

La Chiesa di San Giorgio (eretta nel 1665 probabilmente dal marchese Napoleone IV Spinola) sorge su un piccolo poggio fuori dal centro di Roccaforte. Dal sagrato, ricoperto da un fitto tappeto erboso, si apre verso Ovest un’ampia e imperdibile vista che nelle giornate terse raggiunge le Alpi.

La facciata della chiesa è di forme seicentesche. Presenta il profilo superiore del timpano modanato. ed è suddivisa in tre partizioni da lesene dotate di capitello composito. Nella porzione centrale si trova il portale di ingresso, sormontato da una nicchia contenente una Madonna con bambino. A centro del timpano lobato si trova un’ampia monofora riquadrata.

Come provano le fonti storiche, in questo luogo sorgeva la chiesa pievana antica di San Giorgio già prima dell’anno 949.

All’interno della chiesa meritano attenzione l’Altare Maggiore in marmo bianco di Carrara e marmi policromi, opera di Francesco Maria Schiaffino e proveniente dal complesso monumentale di Sant’Ignazio ( oggi Archivio di Stato di Genova) e l’affresco su tela di San Giorgio che uccide il drago (rappresenta il Marchese Napoleone IV Spinola e la moglie Girolama Brignole).

Oratorio della Santissima Trinità

L’oratorio della SS. Trinità si trova a fianco dell’edificio Parrocchiale, fuori dal centro di Roccaforte. La Chiesa presenta schema planimetrico a navata unica, con zona absidale a sviluppo curvilineo di dimensioni ridotte. La navata presenta volta a botte. La facciata a salienti si affaccia sul sagrato erboso. Un cornicione suddivide la facciata in due registri. Il registro inferiore ospita il portale di ingresso, sormontato da una monofora.

Chiesa di San Martino

La parrocchia di San Martino si trova nella omonima frazione di Roccaforte, presso un crocevia in zona rialzata.

La facciata è rivolta verso Ovest e si affaccia sul sagrato. Presenta profilo superiore della partizione centrale modanato, con ai lati due salienti lineari. Risulta suddivisa da lesene color rosso scuro in cinque parti di colore bianco, e da una sottile cornice in due registri. Nel registro inferiore trova posto il portale in pietra, al centro, sormontato da una maiolica raffigurante San Martino. Nei campi di estremità sono presenti due finestre quadrangolari. Nel registro superiore si apre una finestra rettangolare.

L’edificio presenta schema planimetrico a tre navate, con zona absidale a sviluppo curvilineo. La navata centrale presenta volta a botte, quelle laterali a botte e crociera. Il fonte battesimale è posto in controfacciata. L’area presbiteriale è modestamente rialzata rispetto al piano dell’aula e si conclude con il catino curvilineo.

Il campanile presenta sezione quadrata e si sviluppa sul fianco sinistro della zona absidale. La cella campanaria è suddivisa dal fusto mediante un cornicione ed è riquadrata da lesene con capitelli corinzi; su ogni lato si aprono monofore. E’ sormontato da un lanternino con cupolotto a cipolla.

Il Santo Patrono è San Giacomo: la festa si celebra ogni anno il primo sabato sera dopo il 25 luglio (San Giacomo appunto) con Santa Messa e fiaccolata notturna per le strade del borgo.

Bosco dei narcisi

Si trova in località Mogli, non distante dalla Pieve di San Giorgio. Qui, tra i secolari alberi di castagno, si estendono ampi e bellissimi prati che in primavera si ricoprono di narcisi. Il luogo appare come un anfiteatro naturale protetto dal bosco. Qui ogni 11 agosto si organizza la tradizionale Fiera di San Fermo. Nel resto dell’anno si può sempre godere di questa magia usufruendo anche dell’area picnic a disposizione dei visitatori.

Dall’estate del 2020 la Pro Loco di Roccaforte accoglie qua i camminatori del Cammino dei Ribelli, condividendone lo spirito sociale.


Contatti ed info

Sede del Comune: piazza Fratelli Bisio, 1

Sito internethttps://www.comune.roccaforteligure.al.it/

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