Vignole Borbera è un comune italiano di 2.038 abitanti ed è simbolicamente la porta della Val Borbera.

Il piccolo territorio comunale si estende per circa 8,65 km² e comprende, oltre alle frazioni di Variano Inferiore e Variano Superiore, le località di: Chioccale, Mulino, Vanzelle, Erzi, Gerassa, Monterosso, Buio, Colombaie, Mocchi nuovi, Mocchi vecchi, Pamperduto, Fornace, Fornacetta, Cantarena, Valletta, Monticelli, Precipiano, Vallasse, Moglia, Levantina, Morasca, Poggi, Renasco.

Vignole “ad Vineolas” nasce probabilmente come villaggio romano, che collegato da un ponte presso Precipiano, costituiva una entità territoriale con la città romana di Libarna fondata lungo la Via Postumia. Il toponimo citato e i reperti archeologici rivelano che a Vignole c’erano le vigne e le ville del patriziato e della borghesia libarnese.

Decaduto l’antico agglomerato romano, il territorio di Vignole rimase unito per secoli a quello di Precipiano sede di una famosa Abbazia benedettina dedicata a San Pietro e fondata, come vuole la tradizione, dal re longobardo Liutprando in occasione della traslazione del corpo di San Agostino da Genova a Pavia.

La prima notizia dell’esistenza di Vignole come ente comunale risale al 1389, data di una transazione tra l’abate di San Pietro di Precipiano Bonifacio Rati-Opizzoni e i Consoli del Comune di Vignole, i quali si impegnavano a versare all’Abbazia una certa quantità di libbre di cera.

Tuttavia è nella seconda metà del XIX secolo che Vignole raggiunge la sua massima importanza economica, quando sulle dismesse strutture di un antico mulino venne costriuto nel XVIII sec. un cotonificio.
La grande abbondanza di acqua estratta dal Borbera, la felice posizione dell’insediamento industriale e la pressante richiesta di fibre tessili, permisero un potenziamento del cotonificio che nel frattempo venne rilevato dalla famiglia ligure “De Ferrari”, tanto da raggiungere una dimensione veramente ragguardevole, impiegando una risorsa umana di più di mille operai provenienti oltre che da Vignole e da aree limitrofe anche da altre regioni.

Vicino allo stabilimento fu costruito un convitto femminile, gestito dalle suore salesiane, per ospitare le giovani lavoranti. In questo periodo vi fu un tale incremento demografico tanto che la popolazione di Vignole raggiunse le 2000 unità.


Luoghi di interesse

Chiesa di San Lorenzo Martire

La Chiesa di San Lorenzo Martire risale alla seconda metà del XVIII secolo, venne iniziata nel 1786 a seguito dell’ampliamento della ristrutturazione dell’oratorio di Santi Lorenzo e Giacomo, parrocchia dal 1735, è assai spaziosa con una facciata tardo barocca e un campanile coronato a forma di bulbo al modo delle chiese ortodosse russe.

Chiesa della Beata Vergine

Comunemente chiamata Chiesa del Chioccale (perché si trova appunto in località Chioccale) sorge probabilmente sulle rovine della chiesa di San Lorenzo di Pompeiana, le cui prime notizie risalgono al 1307 quando Giovanni degli Opizzoni, abbate e conte del monastero di Precipiano, concedeva in affitto alcuni beni dell’abbazia tra cui “pertiche quattro di terre e boschi, confinanti con la chiesa di Pompeiana”.

Il 29 giugno 1576, Gerolamo Ragazzoni, visitatore apostolico per la diocesi di Tortona, rinvenì che suddetta chiesa era in completa rovina, con nessuna possibilità di restauro e ne ordinò la demolizione e il posizionamento di una croce in modo che nessuno potesse convertire quel luogo in usi sordidi.

L’attuale chiesa fu costruita nel 1836 come ex voto alla Madonna per la fine di un’epidemia di colera.

Oratorio di San Paolo e vecchio Borgo di Variano

Variano Inferiore è costituito da un piccolo nucleo con l’oratorio di pianta rettangolare dedicato a San Paolo, affrescato negli anni 50 con l’intervento del pittore torinese Cesare Secchi.

Le case si allineano lungo la strada, lasciando intravedere i segni del passato: archi, portali, finestrelle con architrave, volte.


Contatti ed info

Sede del Comune: Viale Vochieri, 2

Sito internethttps://www.comune.vignoleborbera.al.it/

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